Le Tavole delle colpe di Madduwatta
IL
BELPAESE E LA SCUOLA
Le
vicende della scuola italiana non sembrano interessare alle sedicenti classi dirigenti; si può dire che
essa non è fra le priorità delle minoranze al potere. Onestà intellettuale
vuole che si ragioni anche sul fatto che la scuola pubblica non è una cosa
importante neanche per la maggior parte degli italiani che in massa hanno
votato per partiti politici di chiaro orientamento neoliberale: PDL e Lega
Nord. Un neoliberale crede nella scuola privata e considera che la scuola
pubblica non deve promuovere l’ascesa sociale degli allievi e di riflesso delle
loro famiglie; infatti nel mondo Statunitense e Inglese la scuola è privata e
le scuole che formano per inserire gli allievi ai livelli alti delle
professioni e della società sono costose e di fatto delle imprese private. E’
palese che chi porta avanti politiche neoliberali tagli la scuola e la spesa
sociale anche a prescindere dalla condizione economica del momento. A beneficio
dei miei venticinque lettori presento queste due citazioni su alcuni rimossi che
riguardano la scuola italiana, riflettere sul passato, quello non finto e falsificato, aiuta.
In realtà, ad avviare concretamente una prima revisione ideologica dei
testi scolastici in uso del Ventennio mussoliniano e a sollecitare – nel quadro
di una più generale defascistizzazione della scuola italiana- la produzione e
diffusione di una pubblicazione scolastica più in sintonia con le idealità
politiche, sociali e culturali della nascente democrazia, fu la
Sottocommissione per l’Educazione dell’Allied Military Gouvernament (AMG), presieduta dal pedagogista
statunitense Carl Washburne. Tra il 1944 e il 45, com’è noto, la
Sottocommissione pose mano alla stesura
di nuovi programmi didattici per la scuola materna ed elementare e per
l’Istituto magistrale e, contestualmente, stabilì i criteri per la revisione
dei libri di testo relativi alle scuole di ogni ordine e grado, affidando tale
compito ad una Commissione ministeriale centrale e ad una serie di Commissione
regionali per la scuola istituite nei territori via via liberato e sottoposti
al controllo dell’Allied Military Gouvernament, composte da insegnanti e
funzionari scolastici designati dai Regional Officiers di comune accordo con il
Ministero della Pubblica Istruzione. Pag.311
Ferruccio Parri capo della
Resistenza Italiana e presidente del Consiglio
dal giugno del 1945 al dicembre 1945
così si espresse a proposito del provvedimento Scelba contro il fascismo
e il suo possibile ricostituirsi:”Finora
la nostra organizzazione politica e i nostri partiti non hanno saputo risolvere
il problema dell’educazione. La presentazione di questo disegno di legge può
essere l’indice di un fallimento, l’indice di una scarsa capacità educativa della
nostra democrazia ad irradiarsi nelle sfere giovanili. Il problema dei giovani
è il problema di fondo per il nostro avvenire.” Intervento in senato del 23
gennaio 1952. Cit. in. Anna Ascenzi, Metamorfosi della cittadinanza, Studi e ricerche su insegnamento della
storia, educazione civile e identità nazionale in Italia tra Otto e Novecento,
EUM, Macerata, 2009. Pag.320
IANA per FuturoIeri