20 ottobre 2009
La reggenza d'Italia e il finale alla Capitan Harlock
La valigia
dei sogni e delle illusioni
La reggenza d’Italia e il finale alla Capitan Harlock
Capita di
ripensare alla 42° puntata della serie classica di Capitan Harlock e alla
battuta che chiude tutta la vicenda bellica e umana intorno alla quale ruota il
conflitto spaziale del cartone animato. Si tratta d una serie della fine degli
anni settanta quindi con gli alieni invasori e l’eroe con la sua corrazzata
spaziale che li sconfigge; tuttavia la complessità psicologica dei personaggi e
la complessità della storia ne fa una serie di quarantadue puntate che è
riuscita a far il salto oltre l’ombra e a trasformare qualcosa di commerciale
in una creazione artistica. In quello che è l’ultimo atto della seria la regina
Raflesia al comando degli invasori alieni attende nella sua “stanza dei
bottoni” l’ennesimo rapporto, il suo esercito è stato sconfitto, le sue forze
d’invasione sono in fuga, ma ha ancora delle speranze legate a delle forze
combattenti presenti sul pianeta azzurro. Ad un certo punto mentre è seduta sul
suo trono un messaggero porta la notizia che il loro centro di comando e
controllo è stato distrutto. Sua maestà chiede che cosa significa e le viene
risposto:” Maestà, tutto è perduto”. In
questa quarantaduesima puntata tutto si dissolve in un momento e comincia una
storia diversa dove si contano i vincitori e i vinti, si fa l’elenco di ciò che
resta e di quel che è andato distrutto e perduto per sempre.
Io so che
arriverà questo momento per la Reggenza che di fatto sta governando l’Italia,
questa condizione politica e sociale è instabile e prima o poi cesserà.
Probabilmente questo fatto sarà strettamente legato alle fortune dell’Impero
Statunitense e delle sue alleanze, alla disfatta economica in corso, alla crisi
delle fonti energetiche e delle materie prime.
Oggi le
sedicenti classi dirigenti d’Italia vivono in uno strano limbo, in una stasi
dove possono ignorare le rapidissime trasformazioni del mondo esterno, possono
dilettarsi con gli scandali a sfondo sessuale o con i giudici perseguitati
dalle telecamere. Si tratta del solito teatrino, di storielle da spettacolo di
burattini, di parole al vento che devono bastare ai militanti e ai tesserati,
più o meno fantasma, mentre tutto intorno al Belpaese cambia, e le stesse genti
difformi della Penisola non sono più le stesse da almeno due decenni.
Il finale,
non so quando e non so come, sarà spettacolare perché tutto verrà giù in solo
momento. Sarà dato da un punto sottile nello spazio e nel tempo nel quale ciò
che era prima cesserà d’essere e ciò che sarà prenderà forma. Il momento esatto
dove il cambiamento sarà irreversibile e ritengo che avrà lo spazio temporale
della durata della quarantaduesima puntata. Circa mezz’ora.
Un bel
finale rapido e tagliente per la storia di una reggenza italiana indecorosa, sgangherata,
malfatta e nel complesso triste.
IANA per FuturoIeri
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