5 ottobre 2009
L'Ombra del Maestro
L’Ombra del maestro
Sono morto.
Ora sono l’ombra del maestro d’uomini e donne
che fui in vita.
Ho preso presso di me ragazze timide,
giovanotti goffi,
bambini con problemi.
Gli ho donato me stesso.
Gli ho insegnato a lottare.
Con le regole, nelle regole.
Ero maestro d’arti marziali, di Judo.
Con la mia disciplina e il mio sapere
Ne ho fatto dei combattenti puliti, ora sono uomini e donne.
Gli ho dato come esempio
la mia vita dove lavoro, onestà, sport erano una sola cosa.
Ero un maestro d’arti marziali, di Judo
La mia utopia mi è costata amarezze.
La mia coerenza mi ha messo contro i costumi dei tempi.
Sono stato più forte di ogni avversità, di ogni critica.
Ero un maestro d’arti marziali.
Maestro di Judo.
Ho speso bene la giornata della mia vita.
La mia opera è l’incontaminato possesso
di coloro che mi hanno amato
in vita.
Ivo.
Circa nove mesi fa, dopo il funerale di Ivo, presi con me stesso l'impegno di onorare il suo insegnamento con una poesia. La fortuna mi ha voluto bene e vinsi il Premio Nazionale di Narrativa e Poesia Edita ed Inedita Racconta il tuo sport" indetto dall'ACSI. Oggi propongo ai miei venticinque lettori quanto ho scritto.
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