5 agosto 2011
SENATO E CAMERA CHIUSI PER BAGORDI
Chiusi per bagordi. Ecco, questo potrebbe essere il cartello
che Senato della Repubblica e Camera dei Deputati appongono oggi sui portoni di
ingresso.
Mentre il Paese sprofonda in una crisi che ci sta portando
dritti sul baratro del fallimento che vide vittime gli argentini qualche anno
fa (persero quasi tutti i risparmi faticosamente messi da parte e stoltamente
affidati agli investitori bancari), Lorsignori fino a metà settembre devono
andare in gita con lo Yacht, soggiornare cinque stelle lusso in qualche
località esclusiva, oppure fare qualche viaggetto estero con l’ostrica
(tesserino) che li esenta dal pagare il normale biglietto.
Se fino a qualche tempo fa, chi denunciava queste cose, nel
migliore dei casi, era tacciato come populista, oggi tutti gli inverecondi
privilegi della Casta – sia politici che dirigenti che gli frulla d’intorno – è
finalmente sotto gli occhi di tutti e ammessa da tutti gli organi di
informazione.
E’ già un grosso passo avanti per la nostra democrazia di
stampo borbonico.
Sapere che un Parlamentare paga due palanche per mangiare alla bouvette servito in guanti bianchi o che ha la palestra gratis per digerire quanto divorato, fa venire il voltastomaco.
Dunque il problema non è ridurre il numero dei Parlamentari,
un’emerita ca**ata, ma ridurre drasticamente i loro benefits e le loro
indennità! Lasciando il trattamento regale di oggi a questi mantenuti e
riducendo solo la loro cerchia, noi spenderemmo esattamente quanto conservando l’attuale
ampia rappresentanza ma sottoposta ad una forte cura dimagrante.
Stiamo aprendo gli occhi su una realtà che qualcuno vedeva
ma molti facevano finta di non vedere. Oggi che la baracca crolla, anche quest’ultimi
perdono la pazienza.
Com’è possibile che il premier inglese (destra) si rechi in
ufficio la mattina in bicicletta, oppure il primo ministro svedese (sinistra) sia
un abituale fruitore della metropolitana, oppure ancora la cancelliera tedesca abiti in un normalissimo appartamento presidiato al portone solo da due guardie? Da noi anche il più pezzente
sottosegretario si sposta in auto blu con tanto di autista, vive in attico e la strada dove abita è interdetta al parcheggio. O che dire di un
parrucchiere di cotante chiome che, a loro esclusivo servizio, guadagna più di
un manager. Per tacere, infine, dei vergognosi conflitti di interessi, da quello macroscopico di Berlusconi a quelli della lobby degli avvocati senatori/deputati, e di recente anche quello emergente delle zo**ole in politica.
Com’è possibile che in molti Pese europei l’indennità per i
Parlamentari è agganciata al reddito nazionale pro-capite e i contributi
previdenziali sono soltanto quelli che il tizio avrebbe maturato col suo
abituale lavoro e niente più? Mentre da noi anche uno sfigato assessore o
consigliere regionale si becca il vitalizio!
Come non indignarsi di fronte al comunicato dell’altro
giorno del Quirinale che, all’accusa di avere trenta auto a disposizione del
Presidente della Repubblica, risponde che sono “solo” tre... “solo” tre??? E
perché una non bastava?????? Roba da matti, non hanno neanche più un briciolo
di senso del pudore.
Com’è possibile che per anni, decenni, abbiamo accettato
queste cose che ci umiliavano come cittadini e come popolo?
E come dare torno al mensile satirico “Il Vernacoliere” (http://www.vernacoliere.com) quando
titola l’ultimo numero: la Mafia si dissocia dallo Stato, ci sta rovinando la
reputazione.
Ora Basta davvero. Loro hanno gozzovigliato finora e
vogliono continuare a farlo, ma nel frattempo qualcuno – come raccontava il
Manzoni – prepara i forconi! [Amici di
FUTURO IERI]
Per ulteriori approfondimenti:
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/tutti-i-guadagni-della-casta/2156944
http://blog.panorama.it/italia/2011/07/04/la-casta-degli-eletti-la-carica-degli-ex-politici/
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/07/16/la-casta-non-rinuncia-ai-privilegie-sul-web-scoppia-la-rivolta-bipartisan/145937/
http://www.libero-news.it/news/797887/La-Casta-si-fa-pure-la-polizza-Contro-di-noi-a-spese-nostre-.html
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