28 giugno 2009
Fra noi in confidenza: che faremo dopo l'Impero USA...?
Il Belpaese: quarantanove passi nel delirio
Fra
noi in confidenza: che faremo dopo l’Impero USA…?
Sul
quotidiano la Repubblica del 21/06/2009 si racconta della fantasia gastronomica
dei forestieri che sono soliti improvvisare con loro ingredienti, o peggio far
opera di rozza contraffazione, alcuni
piatti della cucina italiana. Si tratta di qualcosa che dovrebbe far
riflettere. In fin dei conti nel Belpaese si guarda sempre agli stranieri, agli
inglesi, e agli americani per cercare quelle ragioni e quei punti di forza che
nel Belpaese sembrano inesistenti. Talvolta si è guardato per le questioni
della riservatezza dei privati o del controllo dell’attività bancaria alla
civiltà Anglo-Americana, sperando di essere illuminati dai loro comportamenti
virtuosi. Le cattive e pessime prove di
quella gente viste in questa crisi non mi sembrano incoraggianti. Gran parte
degli pseudo-miti sull’efficacia e d efficienza dei nostri vincitori, o
liberatori che dir si voglia, di un tempo remotissimo si sono dissolti. Erano
propaganda, finzioni, leggende metropolitane gonfiate ad arte da film o
telefilm, i nostri giornalisti e opinionisti, a quanto pare, han semplicemente
preso per buono lo spettacolo holliwodiano dei cattivi puniti dai tribunali
inglesi e americani, dei consumatori che mettono al tappeto le multinazionali, dell’innocente
uomo libero americano WASP che va nella stanza dei bottoni e mette le cose a
posto. Si tratta del canovaccio logoro del signor Smith che lasciata la divisa
dell’eroico marine o dell’onesto impiegato nel suo paese di provincia e con
l’aiuto della legge sconfigge i malvagi che inquinano l’economia del mondo. Ad
essere onesti una persona simile esiste negli USA ed esiste al di là della
finzione filmica e si chiama Ralph Naeder; ma quanti nel Belpaese hanno avuto
notizia dell’esistenza di questo paladino dei diritti civili e del consumatore?
Chi scrive ha messo su con degli amici un sito che pubblica le lettere di
costui tradotte in italiano, per dirla in due parole non è certo l’America dei
telefilm quella che esce dalle sue parole. Anche l’infatuazione dei nostri
politici per la civiltà Statunitense si sta rivelando una cosa effimera, se non
una cinica declamazione dovuta al fatto che ospitiamo nel Belpaese un numero
spropositato di basi NATO; sembra di vivere nella versione aggiornata al nuovo
millennio del Seicento spagnolo in Italia. Una potenza imperiale in nome della
sua ideologia politica domina questa penisola dopo averla strappata in guerra
ai suoi nemici. In quel tempo remoto era la creazione dell’impero spagnolo e
cattolico a dar forza al dominio straniero oggi è una poltiglia di
politicamente corretto e volontà di potenza USA nel mondo, allora si doveva
esser grati al re di Spagna per aver liberato la Penisola dalla minaccia di nemici
malvagi che erano i francesi e i turchi oggi la gratitudine è dovuta per la
liberazione dai nazifascisti di Mussolini e Hitler. Io so cosa accadrà, è un
sapere cretino, banale, rozzo. Quando l’Impero Anglo-Americano che oggi ci
domina andrà a pezzi e sarà sostituito
da altri potentati ecco che le genti d’Italia, i nostri benpensanti, i nostri
giornalisti, i nostri opinionisti, i politici riverseranno sugli ex dominatori
sconfitti una massa informe di calunnie, maldicenze e maledizioni, e questo
secondo un canovaccio antico tante volte visto e rivisto nel Belpaese; una cosa noiosa, squallida. Ma fra noi in
confidenza chiediamoci…che faremo dopo l’Impero USA?.
IANA
per FuturoIeri
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