17 giugno 2013
Diario Precario Dal 30/5 al 2/6/2013
Data.
Dal 30/5/2013 al 2/6/2013
Note.
Lezioni
mancano meno cinque ormai.
Ora
la prospettiva è lo scrutinio e fare le medie.
Domenica
faccio il presentatore del Judo club alla festa dello sport di Sesto
Sabato
e domenica fuori a cena.
Considerazioni.
La
mia testa pensante va alla fase degli scrutini.
Ho
le ultime ore per decidere, interrogare, calcolare le assenze, fare le somme e
le sottrazioni del caso.
Mi
sono messo nell’aula vuota di fisica con un righello in mano e la matita per far
il punto sulle assenze, in quel momento l’insegnate sembrava un contabile dell’ottocento,
poi i risultati finiranno sul sistema di registrazione elettronica della
scuola. In quel momento come ero sospeso
fra l’ottocentesco registro di carta e il XXI secolo digitale.
Lo
scrutinio finale è il momento dove è necessaria maggior precisione, dove lo
strumento dell’Ottocento incontra il XXI secolo dove il dato numerico
registrato su carta dovrà diventare digitale.
Sbagliare
vuol dire prestar il destro a un ricorso di eventuali bocciati o delle loro
famiglie.
Lo
scrutinio non è iniziato e già sono al punto di pensare ad esso, mi proietto
già verso la fine prima che arrivi la parola stop.
Sono
giorni piuttosto intensi.
L’Italia
intanto mi par sempre più triste. La cronaca continua ad essere pessima,
notizie di delinquenza, cronaca politica fusa con la giudiziaria, confusione,
incapacità di affidarsi a voci credibili o autorevoli, venti di guerra nel
Mediterraneo, troppe storie di povertà e disoccupazione.
La
manifestazione sportiva a Sesto con l’occasione dell’anniversario della
Repubblica è andata bene, con dei volenterosi e con i maestri si è portato il
materiale, allestita la postazione, fatta l’esibizione e ho presentato la
palestra. La giornata di sole era bella, temperatura ottima, c’erano nel parco
le più importanti realtà sportive del territorio di Sesto Fiorentino. La folla di curiosi e amatori del parco di
quest’anno rispecchia una popolazione del Belpaese molto variata con una
percentuale crescente di popolazione proveniente dai quattro angoli del
pianeta, l’Italia da questo punto di vista come prima impressione si presenta sempre di più come
una sorta di Stati Uniti in miniatura, o se si vuole come una caricatura degli
USA.
C’è
una sorta d’Italia sospesa fra passato ingombrante, un presente estremamente
provvisorio e un futuro imprevedibile.
Da
tempo credo che questi ultimi due decenni nei quali mi trovo a vivere qui in
Italia siano una sospensione, una lunghissima
pausa in attesa che ben altre potenze
impegnate in lotte titaniche definiscano
il futuro dell’Europa e di gran parte della razza umana e delle risorse del
pianeta.
Occorre
precisare che le risorse sono abbondanti ma finite.
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