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17 aprile 2010
Sulla Politica interna Statunitense, trad. di Franco Allegri
16 Apr, 2010
L’abbandono di Dodd e Dorgan
Scritto da: F. Allegri In: Ralph Nader
Proponi su
9 gennaio 2010
Di Ralph Nader
Il ritiro dei Senatori Democratici veterani, C. Dodd, 65 anni, del
Connecticut e Byron Dorgan, 67 anni, del Nord Dakota hanno alcune
conseguenze sia a breve che a lungo termine per il Partito Democratico e
i suoi membri. L’annuncio del ritiro del Senatore Dodd non mi ha
sorpreso.
Egli ha passato momenti difficili
con questa sanità, con la perdita del fratello germano più vicino e del
suo grande amico al Senato — Ted Kennedy — e non sarebbe incline a
combattere una guerra in salita per la rielezione.
Il 2010 è, di fatto, l’anno legislativo più importante della sua
carriera per le riforme dell’assicurazione sanitaria e finanziaria.
Mr. Dodd potrebbe rassicurarsi perché è molto probabile che egli sarà
sostituito dal Procuratore Generale del Connecticut R. Blumenthal che
guida i sondaggi ed è pronto a vincere facile.
Mr. Blumenthal troverà una grande opportunità per usare la sua
esperienza pratica come un importante avvocato dei consumatori al Senato
contro le infrazioni aziendali.
Il Senatore J. Lieberman — l’ermafrodita politico della politica
nazionale — probabilmente è eccitato.
Blumenthal detesta le politiche di Lieberman e la sua auto-rettitudine
untuosa ed era pronto a batterlo nel 2012.
Ancora una volta, Lieberman trova trifogli a 4 foglie — la prima quando
fu il 50esimo voto democratico al Senato, poi il 60esimo voto — con il
fine di spingere il Partito Democratico verso la destra, e ora ha perso
un avversario formidabile per il 2012.
Per il Senatore Dodd, la questione è se (ora che è liberato dai
finanziamenti di Wall Street) può divenire un avvocato legislativo
tenace di consumatori e investitori nella principale legge di
regolazione di Wall Street che ora è alla Senate Banking Committee dove
lui è il Presidente e la forza più potente.
Come un’anatra zoppa, tutte le sue competenze e decisione dovranno
essere usate per evitare che i suoi colleghi prendano vantaggio dal suo
ritiro annunciato.
—
Il populista della prateria del Nord
Dakota, il Senatore Byron Dorgan lascia dopo 30 anni passati alla House
e al Senato.
Egli lascerà un grande buco che sarà più grande se sarà sostituito dal
Governatore Repubblicano incombente John Hoeven.
Dorgan fu un autentico “American populist”.
Da bambino, i suoi parenti l’avrebbero portato ai comizi dei duri
agricoltori contro le grandi ditte che difendevano la tradizione della
Non-Partisan League del grande populismo agricolo.
Come commissario fiscale del Nord Dakota, indicò la strada per sfidare
le grandi imprese multinazionali che stavano usando tattiche evasive per
sfuggire alla tassazione statale.
Al Senato, undici anni fa, guidò un manipolo di Senatori profetici in
una battaglia perdente per preservare la prospera Glass-Steagall Act che
teneva separate le banche commerciali da quelle di investimento.
Clinton, i grandi banchieri e il Tresury Secretary Robert Rubin presero
la loro via e l’economia continuò a perdere la sua in un’orgia di
disastrosa speculazione alimentata con il denaro dell’altra gente.
Sempre con i piedi per terra, dalla parte di chi lavora, Dorgan non fece
mai sua la teoria empiricamente infame del “libero commercio” usata per
esportare lavori e industrie in nazioni guidate da dittatori fascisti e
Comunisti che sanno come tenere i loro lavoratori al loro posto.
La sua critica della Federal Riserve era informata e inflessibile, come
lo erano i suoi moniti sulla crescita del monopolio dei media in sempre
meno mani.
Se è così bravo, perché ha deciso di lasciare?
Nelle sue parole, vuole scrivere una coppia di libri, insegnare un
pochino e fare qualche lavoro sul terreno dell’energia “nel settore
privato”.
L’ultima suscita alcuni fastidi tra i suoi amici più vicini. Come uno
che ha conosciuto il Senatore Dorgan per anni, sospetto che ci sia
un’altra ragione nel miscuglio.
Vuole ottenere cambiamenti reali che lui ritiene sostenuti dalla
maggioranza degli americani.
Ha atteso per tanto tempo che i Democratici prendessero il controllo del
Congresso e della Casa bianca.
Questo è accaduto e poco è cambiato.
Alla fine del 2009, durante il dibattito al Senato sull’assicurazione
sanitaria, Dorgan propose e spiegò eloquentemente un emendamento per
ridurre i prezzi dei farmaci — i più alti del mondo – permettendo la
cosiddetta reimportazione dei farmaci da paesi come il Canada soggetti a
protezioni normative.
Si attendeva il sostegno forte del presidente dato che Obama aveva
promesso di sostenere questa lotta necessaria nella campagna
presidenziale.
Dorgan si sbagliava.
La Casa Bianca non usò nessuno dei suoi capitali per avere i pochi voti
extra necessari.
Per Mr. Obama era già fatto un accordo privato con i capi delle imprese
del farmaco.
Questa potrebbe essere stata l’ultima goccia per il Senatore Dorgan.
Egli non è l’unico Democratico progressista al Congresso che sta
dicendo: “Da che parte sta il Presidente Obama, per davvero?”
Amerei vedere una petizione firmata da dozzine di gruppi civici, di
operai, e agricoltori USA per spingere il Sen. Dorgan a rivedere la sua
scelta e correre per un altro mandato di 6 anni.
In caso contrario un altro presidio della gente al Congresso sarà
distrutto.
Quella voce interna della giustizia va considerata un valore da salvare e
per questo si possono rinviare i 2 libri e l’insegnamento.
—-
Tradotto da F. Allegri il 13/04/2010
Franco Allegri è presidente dell’associazione Futuroieri e laureato in
scienze politiche con una tesi sulle relazioni fra stato e chiesa e si
dedica alla libera informazione politica ed economica. Per approfondire
visita il sito http://digilander.libero.it
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